venerdì 18 novembre 2016

Legenda termini tecnici modificatori reologici

Alcuni termini tecnici che si possono trovare leggendo le caratteristiche dei modificatori reologici:

VISCOSITA’: E’ una grandezza fisica che quantifica la resistenza dei fluidi allo scorrimento. L’unità di misura maggiormente utilizzata è [Pa*s]. Tanto maggiore è il valore di viscosità, tanto maggiore è la resistenza allo scorrimento (l’incremento di viscosità da un punto di vista macroscopico si traduce in un gel più “fermo” e compatto). Viene misurata con uno strumento chiamato viscosimetro.

YIELD VALUE: E’ una grandezza misurabile simile alla viscosità, ma indipendente dalla viscosità stessa. Può essere definita come la resistenza iniziale allo scorrimento. E’ un valore molto importante in quanto determina la capacità sospendente di un modificatore reologico. Il potere sospendente di un modificatore reologico (immaginiamo particelle sospese in un gel o fluido come potrebbero essere pigmenti insolubili colorati o sfere scrubbanti) non dipende solo dalla viscosità, ma soprattutto dal suo yield value. Infatti, dato un certo modificatore reologico, un alto valore di viscosità (con però un basso valore di yield value) serve solo a rallentare il moto delle particelle verso il basso. E’ per questo motivo che se si inseriscono pigmenti insolubili o particelle in un prodotto occorre inserire nella formulazione anche un modificatore reologico con buon potere sospendente per ottenere una sospensione stabile nel tempo; al contrario, anche in presenza di una elevata viscosità si avrà, nel tempo, la separazione della fase solida.

SHEAR STRESS: Sforzo di taglio (la forza applicata all'area)

SHEAR THINNING: Assottigliamento al taglio.
In reologia, lo shear thinning è il comportamento non-newtoniano dei fluidi la cui viscosità diminuisce per effetto dello shear stress (sforzo di taglio). A volte è considerato sinonimo di un comportamento pseudoplastico, e di solito è definito come a prescindere dagli effetti dipendenti dal tempo, come la tissotropia.

PSEUDOPLASTICO: Un fluido viene definito pseudoplastico quando, applicata una forza da taglio anche modesta, inizia lo scorrimento del fluido stesso. Come esempio si può immaginare un gel fermo (ad esempio di gomma xanthan) in un tubetto: fintanto che il tubetto non viene schiacciato il gel chiaramente non esce, nel momento in cui viene applicata la forza (schiacciando anche delicatamente il tubetto) il gel esce con facilità.

TISSOTROPICO: Un fluido tissotropico è un fluido che può variare la viscosità se soggetto ad una forza, in particolare può passare dallo stato di gel allo stato liquido. Un esempio è la salsa ketchup: il prodotto a riposo si presenta come un gel compatto, se sottoposto ad agitazione varia la sua viscosità diventando quasi liquido.

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